Oggi vorremmo segnalarvi alcuni musei e strutture regionali a cui è possibile accedere gratuitamente. 5 luoghi dedicati alla cultura in Emilia Romagna che non hanno bisogno di biglietto (alcuni di una telefonata di prenotazione) e che contengono parte della storia regionale, da un punto di vista sia artistico che sociale.
In verità la lista che vi proponiamo è un elenco condiviso: alcuni di questi luoghi li avete segnalati direttamente voi via Twitter, altri li abbiamo invece scelti noi perché ci incuriosiscono. Scopriamoli insieme.
Collezione Maramotti - Reggio Emilia
La Collezione Maramotti di Reggio Emilia – avviata negli anni Settanta dal proposito di Achille Maramotti di costituire una raccolta d’arte contemporanea che diventasse un luogo di fruizione estetica e intellettuale aperto a tutti – è ospitata in quello che originariamente era lo stabilimento della casa di moda Max Mara.
La collezione comprende diverse centinaia di opere d’arte realizzate dal 1945 a oggi, di cui oltre duecento in esposizione permanente, che rappresentano alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali della seconda metà del XX secolo, tra cui Burri, Fontana, Bacon, Parmiggiani ed esponenti delle correnti della Transavanguardia italiana, del Neo-Espressionismo tedesco e del Neo-Espressionismo americano.
Galleria Civica - Modena
Attiva dal 1959, la Galleria Civica di Modena è da oltre 50 anni uno dei centri di produzione culturale più autorevoli nel panorama nazionale dell’arte contemporanea. Al suo interno conserva due importanti collezioni permanenti: la Raccolta del Disegno Contemporaneo che consta di oltre 4000 fogli appartenenti principalmente ad artisti italiani del Novecento (De Pisis, Mafai, Sironi, Afro, Morlotti, Novelli, Morandi, Fontana, fino ad arrivare Penone, Zorio, Arienti, Marisaldi, Cuoghi) e la Raccolta di Fotografia Contemporanea, costituita inizialmente dal fondo donato da Franco Fontana, ricca di oltre 3500 fotografie dei maggiori fotografi internazionali contemporanei.
Informazioni e orari di visita
Grazie a Nick e Margherita per la segnalazione.
Galleria d'Arte Moderna Raccolta Lercaro - Bologna
Il nucleo originario della Raccolta Lercaro – che fa parte della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro – risale al 1971, quando quattro artisti bolognesi (Aldo Borgonzoni, Pompilio Mandelli, Enzo Pasqualini e Ilario Rossi) donarono diverse loro opere al Cardinale Giacomo Lercaro (1891-1976).
La collezione della Galleria d’Arte Moderna “Raccolta Lercaro” oggi comprende opere di Giacomo Manzù, Arturo Martini, Francesco Messina, Mimmo Paladino, Vittorio Tavernari, Giovanni Boldini, Georges Rouault, Ettore Spalletti e molti altri. Tra le opere di pittura e grafica, lavori di Giacomo Balla, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Antonio Mancini, Giorgio Morandi, Adolfo Wildt.
Museo Villa Bighi - Copparo (FE)
Villa Bighi non è mai stata una semplice abitazione. Durante tutta la vita del proprietario è stata lo spazio espositivo in cui mettere in mostra il proprio lavoro per l’arte e la cultura, per ospitare artisti ed intellettuali provenienti da tutto il mondo.
Nel 1989 Dante Bighi dona al Comune di Copparo la sua collezione privata di opere d’arte contemporanea: un centinaio di opere di noti rappresentanti dei maggiori movimenti artistici del secondo Novecento, tra cui Fontana, Warhol, Giò Pomodoro, mentre nel 1994 dona al Comune la sua Villa di Copparo con tutto ciò che contiene, dagli arredi alle opere, dai complementi alla grande biblioteca. L’unico vincolo che pone al suo lascito consiste nella volontà di destinare questo luogo alla crescita culturale e intellettuale della società.
Il Centro Studi Dante Bighi, nato nel 2007, ha sede nella Villa e persegue le finalità culturali trascritte nel testamento di Bighi, nonché si pone obiettivi di educazione e progettazione culturale mirata anche alla rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico dismesso come disegno civico e leva di crescita per la comunità.
Informazioni e orari di visita
Grazie a Elena Bertelli per la segnalazione.
Museo Italiano della Ghisa - Longiano (FC)
Il Museo Italiano della Ghisa di Longiano nasce dall’esigenza di recuperare e di offrire alla vista del pubblico una serie di prodotti della cultura materiale che hanno contraddistinto un’epoca, e con essa un particolare modo di progettare e di vivere gli spazi urbani.
La collezione comprende circa 200 manufatti in ghisa prodotti tra il 1846 e il 1930-40. Di particolare interesse alcune interessanti tipologie di fontane, di panchine e una vasta gamma di mensole e balaustre, picchiotti, roste e scansaruote.
Naturalmente la nostra lista è aperta ai vostri contributi, se conoscete quindi strutture che non richiedono biglietto di accesso e che hanno rilevanza storico-artistica, non esitate ad avvertirci: basta un tweet @turismoER, una mail a inemiliaromagna@aptservizi.com o un commento sulla nostra pagina Facebook.
Autore
Walter Manni
Esploratore e Avventuriero: ama navigare gli oceani, scalare le montagne più alte e surfare sulle onde del web
Potrebbe interessarti
Arte Contemporanea in Emilia-Romagna
di Elisa Mazzini /// Agosto 23, 2018
Conosci la nostra newsletter?
Ogni primo del mese, una email con contenuti selezionati ed eventi in arrivo.
Emilia-Romagna Low Cost: 5 cose da fare e vedere gratis (o quasi)
di Davide Marino /// Novembre 8, 2019